Durante i primi anni di praticantato l'allievo di karate può sviluppare tecniche potenti ed efficaci solo attraverso uno studio meticoloso dei kihon.
Lo studio dei kihon rappresenta un modo eccellente per gettare le basi del karate, solo in tal modo le tecniche mediocri e imprecise possono diventare tecniche risolutive, veloci e potenti.
Il kihon è un metodo unico e insostituibile per controllare e correggere le traiettorie, per accrescere la potenza dei colpi e rendere efficaci attacchi e parate, ragione per cui prima di arrivare al kata o al kumite, bisogna passare dal kihon.
E' fondamentale praticare il kihon non solo mirando alla velocità delle tecniche, le stesse vanno approfondite dal punto di vista della dinamica e della fisica, altrimenti diventano piccole, imprecise, incomplete e inefficaci.
Migliorare la postura, aumentare l'equilibrio, comprendere come usare nel modo corretto la respirazione sono tutti elementi che concorrono ad accrescere il livello tecnico, i grandi maestri insegnano che quando la tecnica e lo spirito non progrediscono si deve necessariamente ritornare alla fonte (kihon).
Il kihon racchiude il motto: ichi gan, ni soku, san tan, shi riki (uno occhi, due piedi, tre addome, quattro forza), attraverso l'allenamento del kihon bisogna sforzarsi di essere naturali e spontanei, correggere le cattive abitudini, rendere la posizione di combattimento in posizione naturale quotidiana, il kihon insegna che all'estremità dello yang, emerge lo yin.